La successione legittima

La successione legittima si apre solo se non c’è un testamento valido oppure se il testamento non dispone sull’intero patrimonio del defunto, ma solo su singoli determinati beni.

In quest’ultimo caso la successione legittima si apre limitatamente alla parte di patrimonio non attribuita per testamento.

Il patrimonio del defunto, in caso di successione legittima, viene devoluto ai parenti del defunto a partire da quelli a lui più vicini, figli e coniuge, e via via fino a quelli più lontani sino al sesto grado di parentela.  Nel caso in cui non vi siano parenti entro il sesto grado  l’eredità si devolve a favore dello Stato.

I fratelli e gli ascendenti possono diventare eredi soltanto se il defunto non aveva figli, quindi non sono possibili ipotesi di concorso tra i figli e i fratelli/ascendenti del defunto.

  • Figli: in assenza di coniuge ai figli spetterà l’intero patrimonio diviso in parti uguali tra loro.
  • Coniuge: in assenza di figli, ascendenti e fratelli, al coniuge spetterà l’intero patrimonio. 
  • Concorso tra figli e coniuge: nel caso di un solo figlio, allo stesso spetta la metà del patrimonio e al coniuge spetta la restante metà. Nel caso di più figli al coniuge spetta un terzo del patrimonio, ai figli spettano i restanti due terzi in parti uguali tra loro. 
  • Fratelli: i fratelli del defunto possono essere chiamati a succedere nella successione legittima soltanto nel caso in cui il defunto non abbia figli. Nel caso in cui non vi sia il coniuge, i fratelli e le sorelle succedono nell’intero patrimonio del defunto, in parti uguali tra loro (i fratelli unilaterali, peraltro conseguono la metà della quota che conseguono i germani). 
  • Genitori: i genitori del defunto possono essere chiamati a succedere nella successione legittima soltanto nel caso in
    cui il defunto non abbia figli. Nel caso in cui non vi siano né coniuge né fratelli, ai genitori, o all’unico genitore sopravvissuto,
    spetterà l’intero patrimonio.
    • Ascendenti: gli ascendenti del defunto possono essere chiamati a succedere nella successione legittima soltanto nel  caso in cui il defunto non abbia figli. Nel caso in cui non vi siano né coniuge, né fratelli, né genitori succedono per
    una metà gli ascendenti della linea paterna e per l’altra metà gli ascendenti della linea materna. Se gli ascendenti non
    sono di pari grado l’eredità è devoluta al più vicino senza distinzioni di linea. 
  • Concorso tra genitori e fratelli: se con i genitori o con uno soltanto di essi concorrono fratelli e sorelle del defunto, tutti sono ammessi alla successione per capi (per cui l’eredità viene suddivisa in tante parti quanti sono i soggetti chiamati all’eredità), purché in nessun caso la quota in cui succedono i genitori o uno di essi sia inferiore a metà. 
  • Concorso tra ascendenti, fratelli e coniuge: al coniuge sono devoluti i due terzi del patrimonio se concorre con ascendenti legittimi e con fratelli e sorelle ovvero con gli uni e con gli altri. In quest’ultimo caso la parte residua (un terzo è devoluta agli ascendenti e ai fratelli e sorelle per capi  salvo in ogni caso agli ascendenti il diritto a un quarto del patrimonio.